Il CD "Cala Cala Sole" rappresenta il risultato di una ricerca sui canti popolari effettuata a Pignataro Maggiore (CE) negli anni 1975-82, la sua pubblicazione rientra in un progetto più ampio che l’associazione culturale La Città del Sole concretizza con questo primo lavoro e cioè quello del recupero delle tradizioni e dei canti popolari della nostra area geografica. Il documento può definirsi di eccezionale importanza perché, recupera un materiale orale che oramai e’ in via di estinzione che residua solo in gruppi sociali minoritari, rappresenta un tratto identitario di una comunità, e, va a fornire inoltre, un prezioso contributo a quegli studiosi o appassionati delle tradizioni popolari attenti alla cultura delle classi subalterne. I canti contenuti nel Cd sono essenzialmente canti di lavoro, che accompagnavano il compito bracciantile nei campi le cui origini sono antichissime, come testimonia il suggestivo canto "Cala, cala Sole" che da il titolo al cd. Si tratta di un rituale di propiziazione al matrimonio in cui l’invocazione al sole, per propiziare le nozze, va riferito a quel ciclo di inni al sole, che si incontrano presso popoli dell’antichità. Altri canti di lavoro come trapenarella, fuoss’ fuoss’ sono definite incanate, " alluccat' " per l'Agro napoletano e si configurano come una sorta di aggressività verbali nei confronti del padrone di chi non è assoggettato al lavoro. La ricerca i testi e le note antropologiche sono state curate da Giovanni Borrelli allievo dell'Antropologo Alfonso Di Nola

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